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Il cuore del Portogallo si scopre passeggiando tra le strade dei piccoli centri, nei borghi di pescatori o nei paesini di campagna. Vivere la lentezza di questi spazi autentici è la ricetta ideale per una vacanza rigenerante e senza stress. 

Il paese più occidentale di tutta l’Europa offre una gran varietà di cittadine e borghi incantevoli, dei quali abbiamo fatto una piccola selezione per ispirare il vostro viaggio.

Monsanto, il borgo nella pietra

Monsanto rocce
© Turismo Centro de Portugal

Monsanto fu decretato il paese più portoghese del Portogallo, nel 1938. Nelle campagne di Beira Baixa, nella parte centro-orientale del paese, questo piccolo borgo arroccato sulla collina è conosciuto soprattutto per gli enormi massi di granito e per le case integrate nelle rocce, mostrando l’enorme capacità umana di combinare le proprie necessità con le caratteristiche del territorio.

Salire per le strade acciottolate che si inerpicano verso la cima del paese, fino al castello abbandonato, è uno sforzo che viene compensato con la vista mozzafiato su tutta la vallata.

Nazaré, paradiso dei surfisti

Nazare mare con scogliere
© Andre Carvalho

Se invece di vallate volete riempire gli occhi di orizzonti marini, Nazaré non vi deluderà. Da piccolo borgo di pescatori è diventato una meta di villeggiatura molto apprezzata dai portoghesi, grazie alle sue caratteristiche straordinarie: la tradizione marittima che è stata preservata nel tempo e che si ritrova nell’artigianato di reti, boe e canestre, ma anche nella gastronomia, ricca di zuppe di pesce e frutti di mare (le caldeiradas o l’açorda) e molte altre prelibatezze marine. 

Nella zona bassa, potete ancora trovare per strada le donne con i caratteristici sette strati di gonne corte e colorate che si prendono cura del pesce messo a essiccare al sole, e non è improbabile che ne vediate ancora alcune vestite tradizionalmente di nero, come nelle famose fotografie degli anni ’50 scattate dal grande fotografo Henri Cartier-Bresson. 

Se in più siete amanti del surf, questa località è conosciuta per le sue onde da record, che possono arrivare fino ai 30 metri d’altezza. Se invece volete sentire la forza del mare, ma non siete intrepidi surfisti, potrete salire (questa volta in ascensore) sul punto più alto della località, il Sítio, che è senza dubbio il suo belvedere più bello.

Óbidos, il borgo medievale più bello del Portogallo

Obidos
© Andre Carvalho

Se siete attratti dal passato medievale del paese, non potete perdervi Óbidos, una cittadina incantevole. Circondata da mura fortificate, che al tramonto si tingono di riflessi dorati, conserva al suo interno affascinanti stradine tortuose, un vero labirinto di casette bianche con angoli dipinti di azzurro e di giallo, di finestre decorate con fiori e di portali in stile manuelino. Il castello ben conservato è stato trasformato in una pousada, un luogo ideale per un soggiorno romantico. 

Una specialità locale da non perdere è la famosa ginjinha di Óbidos (liquore alla ciliegia) servito in un bicchierino di cioccolato fondente da sgranocchiare: una vera golosità.

Ma le meraviglie di questa località non finiscono qui. Basta pensare alla Livraria de Santiago, una libreria creata all’interno di una chiesa sconsacrata del XII secolo, unica nel suo genere, e la prima di una rete di bellissime librerie aperte in luoghi molto speciali della località: un ex mercato ortofrutticolo, una ex cantina vinicola, un’antica scuola.

Sono questi spazi che fanno di questa cittadina, insieme al festival letterario che questa accoglie, una meta unica per gli amanti della lettura.  

Elvas, il borgo racchiuso in una stella 

Forte da Graça_
© CM Elvas

Nella regione dell’Alentejo, a 8km dalla frontiera con la Spagna colloquialmente chiamata la Raya/Raia (la striscia), potrete visitare Elvas. L’imponente acquedotto che ci accoglie all’entrata, con i suoi 843 archi, non è che l’inizio di quello che ci aspetta. La storica funzione difensiva della cittadina e la sua posizione di confine sono testimoniate dalle imponenti fortificazioni, classificate come patrimonio mondiale dall’Unesco. Gli uccelli che la sorvolano hanno una vista privilegiata della forma a stella del Forte da Graça e sanno che il presente di questa località non ha niente a che vedere con il suo passato.

Se non fosse per questa fortificazione con baluardi, la piú grande al mondo, e per il Museo Militare che ne ripercorre la storia, sarebbe difficile immaginare il suo tumultuoso passato. E nonostante rimanga un simbolo importante per il paese, soprattutto per il suo ruolo nella lotta per l’indipendenza dalla Spagna, oggi è un luogo di pace e tranquillità. Se non ci credete, provate a camminare per le sue stradine, tra le piccole case bianchissime. 

Inoltre se avete tempo e curiosità, potete spingervi un po’ oltre la frontiera e scoprire la piccola cittadina di Olivenza, oggi spagnola, ma portoghese in passato e scoprire tutte le somiglianze con la sua sorella dell’altro lato del fiume Guadiana. 

Miranda do Douro, borgo di frontiera

Un altro fiume di frontiera, al nord, è il Douro. Miranda do Douro, che ne prende il nome, è una località di confine molto diversa da Elvas, con cui condivide però la posizione strategica e la funzione di roccaforte. Di origini antichissime, dopo aver difeso a lungo l’ingresso dalla Castiglia, nelle ultime decadi ha, invece, accolto i turisti spagnoli che attraversavano il confine per comprare prodotti tessili per la casa a prezzi molto convenienti. 

Oggi, nonostante ancora si vendano più questi prodotti, chi arriva dal paese vicino lo fa per godersi il suo centro storico o il paesaggio mozzafiato del Parco Naturale del Douro Internazionale. Il corso del fiume ha scavato nel tempo delle valli profonde, gli arribes, delle gole davvero emozionanti, veri e propri canyon che si possono visitare in barca. 

La vicinanza di queste scarpate selvagge con i campi coltivati, che garantiscono una scorta di cibo, ha mantenuto la presenza nella zona di specie di volatili a rischio di estinzione, come l’aquila reale, la cicogna nera o il grifone. Aguzzate la vista, ma anche l’udito: in questa località si parla una delle lingue ufficiali del paese, il “mirandese”. 

Queste sono solo 5 mete possibili, ma il vero consiglio che possiamo darvi è perdervi per le strade del paese e lasciarvi sorprendere da quello che i piccoli centri vi possono offrire dietro ogni angolo. 

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